Rassegna Premio «LiNUTILE del Teatro» 2015

Spettacoli per adulti

  • venerdì 30 ottobre 2015: Tranne che il buio
  • venerdì 20 novembre 2015: Fight story
  • venerdì 15 gennaio 2016: Senza titolo
  • venerdì 26 febbraio 2016: Sai che ti dico, boh

Spettacoli per bambini

  • domenica 22 novembre 2015: Di Pinocchio l’avventura
  • domenica 24 gennaio 2016: Luci in soffitta
  • domenica 14 febbraio 2016: Libruncolo

Biglietti e prenotazioni:

Dove: Teatro de LiNUTILE
Indirizzo: Via Agordat 5, Padova
Inizio spettacoli: ore 21
Biglietto Unico: 11€
Possessori «Studiare a Padova» card: 9€
Prenotazioni:
info@teatrodelinutile.com – tel. 049/2022907

VENERDI 30 OTTOBRE 2015 | Prosa

TRANNE CHE IL BUIO

Ferrara Off

Tratto da due monologhi di Dino Buzzati

Regia: Giulio Costa
Con: Roberta Pazi

«Due donne, due situazioni opposte, due monologhi in uno spettacolo teatrale coinvolgente, crudo, di una veridicità straordinaria». Dino Buzzati è l’autore di due magnifici monologhi femminili: Sola in casa e Spogliarello. In entrambi si assiste alla vita di una donna sola, in lotta con i propri fantasmi, del presente e del passato, reali e immaginari. Attraverso un precisissimo e preziosissimo linguaggio verbale, lo spettatore viene portato in un gioco teatrale fantasioso, ironico ed emozionante, dove il teatro si spoglia – come le due donne rappresentate – di qualsiasi convenzione. «Nel sogno c’è sempre qualcosa di assurdo e confuso, non ci si libera mai della vaga sensazione ch’è tutto falso, che a un bel momento ci si dovrà svegliare».

VENERDI 20 NOVEMBRE 2015 | Prosa

FIGHT STORY

Libero adattamento dall’opera di Chuck Palahniuk

Con: Vittorio Attene, Alice Pagotto, Diego De Francesco
Regia: Stefano Eros Macchi
Adattamento teatrale: Vittorio Attene
Musiche: Vittorio Attene
Scene e costumi: Caterina Riccomini

“C’era una volta un uomo che perse tutto ciò che aveva, incontrò un altro uomo che era tutto ciò che sarebbe voluto essere lui. E incontrò una donna di cui si innamorò. La sua storia ora è leggenda!”. Un uomo oppresso dal suo lavoro, dalla sua vita, malato di insonnia, incontra un uomo affascinante, Tyler Durden, e attraverso di esso comincerà la sua personale rivoluzione fondando i Fight Club. Incontrerà una donna, Marla, una giovane depressa e fuori di testa con cui scoprirà l’amore. Ma non tutto è come sembra e un piccolo uomo può ritrovarsi nella situazione di poter cambiare non solo la sua vita ma tutto il mondo.

Partendo dal celebre romanzo di Chuck Palahniuk ci siamo domandati cosa ci racconta oggi questa favola nera così estrema e violenta. Il messaggio che ne rimane a distanza di quasi vent’anni (la prima pubblicazione risale al 1996) non è tanto la violenza, nello spettacolo quasi solo accennata, quanto che per fuggire da un mondo sempre più alienante l’unica via sembra essere la distruzione, a partire dal basso, del sistema economico e sociale. Come nel romanzo, l’assurdità dei mezzi per raggiungere il fine anche la nostra traduzione e messa in scena è un gioco dell’assurdo inapplicabile, per fortuna ( o per sfortuna) nel mondo vero. Certo è che se anche nella realtà avessimo il coraggio di toccare veramente il fondo forse avremo finalmente la forza di cambiare questo triste pianeta.

VENERDI 15 GENNAIO 2016 | Prosa

SENZA TITOLO

Di e con: Giulio Costa

“Senza Titolo” è una lezione in cattedra. L’insegnante esordisce dichiarando: “Abbiamo poco tempo, ma… dobbiamo fare tutto”. Da qui comincia una lezione fatta di argomenti che si affastellano disordinatamente gli uni sugli altri in base a rapporti strampalati o addirittura privi di senso. Un prototipo di lezione destrutturata che rivela, con le parole, i progressi dell’umanità e, con i fatti, la natura volubile e involontariamente comica dell’essere umano. Un teatro che riparte dall’ABC, dalle nozioni di base, dalle origini della materia, dall’elementare osservazione di un essere umano che agisce. Sul palcoscenico un possibile scenario futuro, frutto di una graduale perdita del sapere e di un pressappochismo inesorabile (come il tempo che passa): frasi che si accavallano, punti di vista che si negano, un incessante costruire e distruggere forme che vogliono esprimere l’odierna difficoltà a definire la realtà.

“Senza Titolo” è il primo spettacolo di un progetto teatrale incentrato sul lavoro dell’uomo: la dislocazione di un mestiere concreto all’interno del palcoscenico e l’esasperazione della pratica lavorativa (per rientrare nei tempi della messa in scena) hanno lo scopo di palesare il triste declino delle attività artigianali, sempre più costrette a competere con il virtuale che avanza e a subire le riforme e le regole di produzione del presente. Protagonisti sono lo sguardo e l’ascolto del pubblico a cui si chiede di ‘fare esperienza’, o meglio, di vedere e interpretare un’immagine annacquata. da una visione abitudinaria.

VENERDI 26 FEBBRAIO 2016 | Prosa

SAI CHE TI DICO, BOH

Di e con: Annalisa Dianti Cordone

Spettacolo di cabaret teatrale in cui il vero protagonista è il Boh!. Boh! per esprimere tutto il nostro disagio di fronte a una realta’ che ci  chiede, dal canto suo, di essere efficienti, decisi, focalizzati, centrati, capaci di scegliere tra una moltitudine di desideri e di possibilità. Da qui, l’angoscia, la  paura, non di fare la scelta giusta ma quella sbagliata. Sul palco, il pubblico si confrontera’ con una serie di personaggi comici femminili e con le loro incontinenze, verbali e fisiche, grazie alla malleabilità attoriale di Annalisa Dianti Cordone.

DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015

DI PINOCCHIO L’AVVENTURA

Teatro delle Dodici Lune

Di e con: Italo Pecoretti
Tecnica: Attore, marionette a tavoletta, burattini a guanto, musica dal vivo di organetto diatonico e concertina.

Un burbero burattinaio racconta controvoglia la storia di Pinocchio, dice di essere il discendente di Mangiafuoco e di conoscere a menadito la vita del famoso burattino. La musica della sua concertina e una coppia di vecchie marionette lo accompagnano durante il racconto che si trasforma in azione dentro la baracca dei burattini, qui, tra rincorse, equivoci, furberie , bastonate, gran divertimento ed autentica paura si concluderà… di pinocchio l’avventura.

DOMENICA 24 GENNAIO 2016

LUCI IN SOFFITTA

Associazione 4 Gatti

Regia: Monica Allievi
Con: Monica Allievi, Giovanbattista Dieni

«Luci in soffitta» è uno spettacolo che nasce e si ispira ad un breve e delicato racconto sull’amicizia e la condivisione; uno spettacolo fatto di ombre e animazione, dedicato ai bambini più piccoli. In una vecchia soffitta, tra bauli, cassettiere, secchi, valige, ombrelli e giochi di luce, si incontrano lo strano signor Lucio e un giovane topolino affamato: quali avventure fantastiche vivranno questi due personaggi misteriosi? Quante cose straordinarie possono accadere se ci si lascia travolgere dall’immaginazione e la creatività.

Grazie al connubio tra linguaggio della clownerie e del teatro d’animazione, gli attori sul palco coinvolgeranno il piccolo pubblico attraverso l’ironia, seguendo il motto del famoso clown Jango Edwards, a cui si ispirano molti lavori della compagnia: «Quando ridiamo siamo tutti uguali, non esiste età, sesso, razza, credo e colore … il sorriso è universale e tutti lo capiscono ovunque».

DOMENICA 14 FEBBRAIO 2016

LIBRUNCOLO

Marco Bertarini

Di e con: Marco Bertarini

Questo spettacolo di narrazione nasce dall’idea che ogni oggetto e’ un potenziale contenitore di storie. Manufatti dalle forme bizzarre e oggetti di recupero riassemblati si trasformano cosi’ in libri mai visti, come il libro corda, il libro extra-terrestre, il libro autunnale. Questi curiosi e stimolanti pezzi unici danno vita ad un divertente incontro con tutte le storie che ruotano attorno ad essi, con l’obiettivo/speranza di sviluppare una relazione affettiva con l’oggetto-libro.

Marco Bertarini è un contastorie, un artigiano di storie. Lentamente si abbassano le luci, si notano gli ultimi spostamenti, si ode ancora qualche bisbiglio e qualche risatina, squilla il penultimo cellulare dimenticato acceso, poi … silenzio! Resta la voce del contastorie ad accompagnare gli ascoltatori in mondi tutti da immaginare e scoprire.

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