Rassegna Premio «LiNUTILE del Teatro» 2011

Spettacoli

  • sabato 5 novembre: Taddrarite
  • sabato 12 novembre: Finisce per A
  • sabato 19 novembre: Il sindaco
  • sabato 26 novembre: La spedizione dei mille, più 5 in ritardo

Biglietti e prenotazioni:

Dove: Teatro de LiNUTILE
Indirizzo: Via Agordat 5, Padova
Inizio spettacoli: ore 21
Biglietto Unico: 11€
Possessori «Studiare a Padova» card: 9€
Prenotazioni:
info@teatrodelinutile.com – tel. 049/2022907

SABATO 5 NOVEMBRE 2011 | Prosa

Taddrarite

Compagnia Accurato Teatro

Regia: Luana Rondinelli
Con: Claudia Gusmano, Adriana Parrinello, Luana Rondinelli

Una notte per svelare ciò che non era mai stato detto. Franca, Rosa e Maria vegliano, come nelle vecchie tradizioni siciliane, il marito morto della più piccola delle sorelle, Maria. Il velo del silenzio, del pudore, delle bugie, viene squarciato da un vortice di confessioni: in un chiacchiericcio di musicalità e pungente ironia le donne vengono trascinate in un’atmosfera surreale!

Una “storia focosa”, crudele come la terra della Sicilia, una storia vera di donne succubi, schiave, “sciroccate”, prese alla gola dalla morsa del destino che le accomuna, dai segreti stretti in grembo, dalle lingue morse pur di non parlare.

SABATO 12 NOVEMBRE 2011 | Prosa

Finisce per A

Lady Godiva Teatro

Uno spettacolo di: Eugenio Sideri
Con: Patrizia Bollini
Regia: Gabriele Tesauri

Alfonsina Morini, maritata Strada, si iscrive e partecipa al Giro d’Italia. Prima e unica donna a farlo, in quel tempo. Uno scandalo, per quella “corriditrice” che tutti credevano volesse sfidare gli uomini, “i maschi”. Ma Alfonsina voleva solo volare sulle ruote, correre nel vento….e “il diavolo in gonnella lo fece”. Così l’attrice Patrizia Bollini nei panni di Alfonsina si racconta, parlando con un Gesù immaginato nel vento e attraversando le lunghe e faticosissime tappe del Giro d’Italia del ’24. Nata nelle compagne emiliane, Alfonsina Strada si fa portavoce, senza volerlo, di un percorso di emancipazione femminile. Corre in bicicletta come gli uomini in un momento storico dove la donna era relegata ad “angelo del focolare”. Non conosce tanti discorsi, ma conosce la forza di volontà e la grinta immensa che le permetterà di realizzare il suo desiderio più grande: pedalare.

SABATO 19 NOVEMBRE 2011 | Prosa

Il sindaco

Giulio Costa & Teatroblue

Ideazione e regia: Angelo Tanzi
Con: Angelo Tanzi
Scenografia e luci: Angelo Carbonara
Musiche: Vito Quaranta

Gerardo è stato il sindaco di un paese del meridione che grazie a lui e a una sua idea per due anni ha meritato l’onore delle cronache nazionali, ospitando nelle sue case spopolate dei profughi curdi, sbarcati per fatalità sulle spiagge di sua competenza. Dopo il sogno, il risveglio: i profughi vanno via in cerca di fortuna nel belpaese e il sindaco insieme ai suoi paesani torna alla sua malinconica vita in estinzione. Ispirato ad un fatto di cronaca accaduto a Badolato in Calabria, lo spettacolo racconta in una lingua paesana e universale, i sentimenti di condivisione di un sindaco frustrato dalla realtà sociale e personale.

A scandire i tempi di questo racconto, in bilico tra fatto di cronaca, allarme sociale ed esperienza umana, c’è il sogno. E come in un sogno, tutto diventa possibile, plausibile, credibile, ma anche l’esatto contrario. Fino al risveglio, che è soprattutto presa di coscienza e che svela la realtà in tutta la sua ineluttabile condizione. Rimane la certezza di aver intravisto il tentativo reale di una sfida all’intolleranza e all’incapacità di capirsi

SABATO 26 NOVEMBRE 2011 | Prosa

La spedizione dei mille più 5 in ritardo

Compagnia Onda Larsen

Soggetto e regia: Giovanni Mancaruso
Con: Riccardo de Leo, Vanina Bianco, Gianluca Guastella, Lia Tomatis, Giovanni Mancaruso

Novembre 1860, Piemonte. In una locanda nel microcosmo della provincia italiana, giungono ai 5 protagonisti notizie più o meno distorte di ciò che sta accadendo nel mondo della rivoluzione/evoluzione in atto nella società. In particolare si discute di Garibaldi e della sua “spedizione”. I personaggi raccontano, come per interessi personali e non per alti ideali, immagineranno un loro coinvolgimento nella Spedizione dei Mille accorgendosi solo alla fine che la spedizione è ormai conclusa. I cinque personaggi sembrano essere in cerca di un posto nella storia. Manca il lieto fine, come se i protagonisti fossero vinti dagli eventi o sconfitti dai loro stessi egoismi. É un popolo che assiste, guarda altri fare scelte in sua vece, non supera gli interessi individuali per puntare a comprendere che soltanto nel benessere collettivo si esprime quello individuale.

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