Le donne di Monica. Alle radici del femminismo
Medea, Virginia Woolf, Sylvia Plath, Renée Vivien, Simone De Beauvoir. Donne in lotta contro la società del loro tempo che le vuole mogli, madri accorate, miti e prive di pulsioni, passioni amorose e violente.
A loro è dedicato “Le donne di Monica”, un percorso a metà tra lo studio e la performance, che vedrà in scena, venerdì 18 marzo, Marianna Filipuzzi, Marta Cazzin, Piera Fresia, Greta Romanello, Marta Tridello ed Emma Zanandrea, attrici della Compagnia Giovani del Teatro. La regia è di Stefano Eros Macchi e Marta Bettuolo.
Una performance tra pittura e letteratura
Le protagoniste si confronteranno con i quadri della pittrice veneta Monica Piazzetta, i cui lavori recenti si sviluppano attraverso l’interesse per la letteratura femminile del Novecento e la Mitologia greca, evidenziando temi strettamente inerenti alla cultura del femminismo e della differenza di genere, con riferimento in modo particolare alla condizione della donna nell’arte e nella società occidentale.
Donne in lotta contro la società del loro tempo
I ritratti dedicati alle scrittrici danno voce a donne intellettuali costrette a confrontarsi con una società permeata da una cultura patriarcale che determinava il genere femminile con il connotato di alterità. Mentre tra le figure mitologiche femminili, Medea rivela la relazione con la diversità in quanto donna di origine straniera e barbara.
«Tra le figure mitologiche femminili, – racconta l’artista veneta Monica Piazzetta-. Medea nei tempi moderni è considerata un’antesignana del femminismo. È una donna che soffre ma che lotta e in lei si concretizza tutto il peso della condizione femminile che deve sottomettersi a regole dettate da una società maschile che respinge con forza e con ogni mezzo».
Racconti di storia vissuta e testimonianze dalle loro opere
Lo spettacolo sarà allestito come un percorso che coinvolgerà pochi spettatori a turno (ore 20.00, 20.30 e 21.00), i quali, attraverso i dipinti e la restituzione attoriale di giovani attrici, verranno inseriti nell’ambiente naturale che rappresenta questi personaggi, poetesse, scrittrici.
«Tra racconti di storia vissuta delle protagoniste e testimonianze tratte dalle loro opere – spiegano Marta Bettuolo e Stefano Eros Macchi – ognuno potrà addentrarsi, in modo più intimo e personale, negli umori, nei testi, nella storia struggente e appassionata di queste incredibili anime tormentate e sensibili che hanno lasciato tracce indelebili della loro esistenza».
Informazioni
Lo spettacolo sarà diviso in tre turni
ore 20.00, 20.30, 21.00.
Massimo 12 persone a turno
Biglietto unico: 6€
Prenotazioni: obbligatoria via WhatsApp al numero 329.7162225
o via mail: info@teatrodelinutile.com