Le donne di Monica. Alle radici del femminismo
Medea, Virginia Woolf, Sylvia Plath, Renée Vivien, Simone De Beauvoir. Donne in lotta contro la società del loro tempo che le vuole mogli, madri accorate, miti e prive di pulsioni, passioni amorose e violente.
A loro è dedicato “Le donne di Monica”, un percorso a metà tra lo studio e la performance, che vedrà in scena, venerdì 18 marzo, Marianna Filipuzzi, Marta Cazzin, Piera Fresia, Greta Romanello, Marta Tridello ed Emma Zanandrea, attrici della Compagnia Giovani del Teatro. La regia è di Stefano Eros Macchi e Marta Bettuolo.

Donne in lotta contro la società del loro tempo
Le attrici danno voce a donne intellettuali costrette a confrontarsi con una società permeata da una cultura patriarcale che determinava il genere femminile con il connotato di alterità. Mentre tra le figure mitologiche femminili, Medea rivela la relazione con la diversità in quanto donna di origine straniera e barbara.
Racconti di storia vissuta e testimonianze dalle loro opere
Lo spettacolo sarà allestito come un percorso che coinvolgerà pochi spettatori a turno (ore 20.00, 20.30 e 21.00), i quali, attraverso i dipinti e la restituzione attoriale di giovani attrici, verranno inseriti nell’ambiente naturale che rappresenta questi personaggi, poetesse, scrittrici.
«Tra racconti di storia vissuta delle protagoniste e testimonianze tratte dalle loro opere – spiegano Marta Bettuolo e Stefano Eros Macchi – ognuno potrà addentrarsi, in modo più intimo e personale, negli umori, nei testi, nella storia struggente e appassionata di queste incredibili anime tormentate e sensibili che hanno lasciato tracce indelebili della loro esistenza».
Informazioni
Lo spettacolo sarà diviso in tre turni
ore 20.00, 20.30, 21.00.
Massimo 12 persone a turno
Biglietto unico: 6€
Prenotazioni: obbligatoria via WhatsApp al numero 329.7162225
o via mail: info@teatrodelinutile.com