Rassegna Premio «LiNUTILE del Teatro» 2013
- domenica 10 novembre 2013: La spremuta
- sabato 16 novembre 2013: Gnam!
- sabato 23 novembre 2013: Io sono la luna
- sabato 30 novembre 2013: 3Q – Liberi esperimenti politici
- sabato 15 marzo 2014: Luci in soffitta
- sabato 29 marzo 2014: Abbuffata
- to 5 aprile 2014: Il regno di Golosonia
Biglietti e prenotazioni:
Dove: Teatro de LiNUTILE
Indirizzo: Via Agordat 5, Padova
Inizio spettacoli: ore 21
Biglietto Unico: 11€
Possessori «Studiare a Padova» card: 9€
Prenotazioni:
info@teatrodelinutile.com – tel. 049/2022907
DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013 | Prosa
LA SPREMUTA – ROSARNO, MIGRANTI, ‘NDRANGHETA
Di e con: Beppe Casales
Scritto e diretto da Beppe Casales, «La spremuta» è puro teatro civile, raccontato con la forza e la documentata, inattaccabile precisione nell’allineare fatti, antefatti, nomi e date che lo caratterizzano. La spremuta racconta di un’Italia spremuta da mani violente, da molte mani: dalla penetrazione delle mafie in tutti gli aspetti della società civile, compreso il settore alimentare, all’infernale viaggio di giovani africani verso la “fortezza Europa”.
La narrazione inizia al mercato delle “arance di Sicilia” per approdare in Calabria, a Rosarno, nei giorni della rivolta degli immigrati contro la ‘Ndrangheta e uno Stato inesistente: è il 7 gennaio 2010. Gli africani che raccolgono le arance, dopo anni di violenze e sfruttamento, reagiscono, fanno ciò che gli italiani non fanno da anni: alzano la testa e in due giorni si consuma tutto. Scontri con la polizia, la caccia al nero, e infine lo sgombero: i media nazionali sottolineano che la mafia non c’entra, ma la mafia c’entra eccome, e non solo in Calabria. Nei fatti di Rosarno si concentrano tre nodi fondamentali che stringono al collo l’Italia: il rapporto con i migranti, la mafia e il concetto di lavoro.
Una storia ripercorsa attraverso le capacità affabulatorie dell’interprete, con accenni comici e freschezza nel racconto. Una storia di razzismo, stupidità e mafia, con molti piani di lettura e infiniti contatti col presente.
SABATO 16 NOVEMBRE 2013 | Prosa
GNAM!
Con: Giada Meggiolaro, Pippo Gentile
Regia: Chiara Bortoli
Fonica e luci: Mauro Baleani
Una riflessione intorno al tema del cibo e del suo multiforme rapporto con le emozioni, i bisogni, i desideri, i sogni. Non una storia, ma dieci storie diverse tra loro, per contenuto e linguaggio: uno spettacolo ricco di sorprese per raccontare il mondo del cibo attraverso la recitazione, la danza, la musica, il racconto e il ricordo.
Un tavolo rettangolare che è tavolo sì, e sopra infatti i due performer fanno merenda e pranzano, ma è anche letto, divano, casa, rifugio, cornice, lavagna, diario intimo, terreno di scontro. Il tutto si svolge come se fosse un invito a cena; agli spettatori viene, a inizio spettacolo, esposto il menù, le dieci portate inserite in questa sorta di museo dei sapori variano dall’antipasto al dessert.
Si mangia per sopravvivere, per provare piacere, per mettersi in relazione con il mondo, con l’altro: un’indagine sul “mondo cibo” per indagare non solo l’aspetto comportamentale, ma e soprattutto quello emozionale.
SABATO 23 NOVEMBRE 2013 | Prosa
IO SONO LA LUNA
Con: Savino Genovese, Viren Beltramo
Regia: Savino Genovese
«Io sono la luna» è una storia d’amore nata fra i banchi di scuola. Io sono la luna è uno spettacolo che non offre soluzioni, informa. Attraverso una messa in scena ironica e pungente lo spettatore di tutte le età vivrà e rifletterà, insieme ai protagonisti, sul problema dell’obesità. Aspetti autobiografici scritti da chi sa cosa significa essere stato un ragazzo obeso si mescolano a testimonianze, studi, dati, rilevazioni per raccontare la storia di un uomo e una donna che vivono il proprio percorso sull’obesità in maniera speculare.
Sergio e Melania hanno due vite e due caratteri molto diversi: entrambi offrono allo spettatore un fitto ventaglio di punti di vista su uno dei mali più pericolosi e ignorati del nostro tempo. Saremmo presuntuosi e superficiali se pensassimo di aver trovato un’unica soluzione che vada bene per tutti. Possiamo solo dirvi che la cura migliore per i nostri protagonisti sarà l’amore.
SABATO 30 NOVEMBRE 2013 | Prosa
3Q – LIBERI ESPERIMENTI POLITICI
Compagnia Proprietà Commutativa
Con: Alessandro Federico, Valentina Virando
Regia: Alessandro Federico
Un ronzio di api. Due Signori che aspettano un ospite a cena. Una cucina. Tre cuochi folli e stravaganti che usano la cucina per trovare la ricetta giusta del vivere bene. Un cilindro appeso che non parla. Un Cowboy narratore estemporaneo, che porta lo spettatore dentro questa storia dove cibo e politica sono intrinsecamente legati, dove il potere dei piani alti arriva giù fino nelle cucine e finisce per determinare la vita dei nostri 3 chef: i 3Q. Una scenografia essenziale dove i Signori-Lui candidato politico e Lei sua moglie aspirante first lady- si fronteggiano; una tovaglia di cui ciascuno ha un lembo è sospesa in mezzo tra loro. La cucina invece è creata solo dalla griglia di movimenti e suoni che gli chef descrivono nello spazio sottostante i due troni.
Ogni cuoco ha una sua musica, ogni cuoco ha un segreto, un vizio da nascondere, ogni cuoco proporrà un modello politico da seguire e il leader successivo si vendicherà dei torti subiti durante la precedente dittatura o scoprirà invece di preferire lo stato precedente di sottomissione in cui almeno ci si può lamentare. C’è una ricetta per ogni cosa in questo mondo: troveremo anche quella giusta per governare?
SABATO 15 MARZO 2014
LUCI IN SOFFITTA
Regia: Monica Allievi
Con: Monica Allievi, Giovanbattista Dieni
«Luci in soffitta» è uno spettacolo che nasce e si ispira ad un breve e delicato racconto sull’amicizia e la condivisione; uno spettacolo fatto di ombre e animazione, dedicato ai bambini più piccoli. In una vecchia soffitta, tra bauli, cassettiere, secchi, valige, ombrelli e giochi di luce, si incontrano lo strano signor Lucio e un giovane topolino affamato: quali avventure fantastiche vivranno questi due personaggi misteriosi? Quante cose straordinarie possono accadere se ci si lascia travolgere dall’immaginazione e la creatività.
Grazie al connubio tra linguaggio della clownerie e del teatro d’animazione, gli attori sul palco coinvolgeranno il piccolo pubblico attraverso l’ironia, seguendo il motto del famoso clown Jango Edwards, a cui si ispirano molti lavori della compagnia: «Quando ridiamo siamo tutti uguali, non esiste età, sesso, razza, credo e colore … il sorriso è universale e tutti lo capiscono ovunque».
SABATO 29 MARZO 2014 | Prosa
Abbuffata
Con: Paola Raho, Valentina Volpatto
Regia: Paola Raho, Valentina Volpatto
Chi lo dice che mangiare sano è noioso? Cicciottella è una bambina che non vuole mangiare niente altro che gelato: gelato a colazione, gelato a pranzo, gelato per cena. E la mamma non fa che servirle il minestrone. Ecco allora che dal frigo compaiono Tina la Carotina e Dora la Pomodora, due buffi personaggi che faranno da filo conduttore alla storia per parlare di sana alimentazione. Ma Cicciottella incontrerà anche altri personaggi tentatori come Renato, il grasso idrogenato e Dante il Colorante. Riusciranno Dora e Tina a convincere Cicciotella che le verdure sono buone e sfiziose?
«Abbuffata» è uno spettacolo che, attraverso la tecnica del teatro d’attore, fa comprendere ai bambini l’importanza di una sana alimentazione, con un linguaggio leggero e la forza dell’ironia: personaggi fantastici ci accompagneranno in un viaggio educativo e divertente, tra canti e momenti poetici.
SABATO 5 APRILE 2014 | Prosa
Il regno di Golosonia
Compagnia Teatrino Teatrò
Con: Chiara Anicito, Helga Micari, Felice Ferrara
Regia: Chiara Anicito, Helga Micari, Felice Ferrara
Una notte, nel favoloso regno di Golosonia, dove ogni edificio è costruito con le più fantasiose delizie, approdano due stranieri: Ciarla e Tano, maghi da strapazzo ridotti alla fame a causa di incantesimi maldestri. I due capitano in un momento piuttosto critico: la principessa Golosina, furiosa per la perdita del cuoco di corte, ha imposto il digiuno in tutto il regno, finché non si trovi qualcuno capace di cucinare tutte le golosità cui era abituata. I due maghi, tormentati dalla fame, sono quindi nuovamente delusi ma grazie alla dea fortuna, diverranno la chiave della risoluzione di un lungo conflitto: quello che oppone Golosonia al salutare regno di Verdulandia.
Uno spettacolo che sfrutta il linguaggio della commedia dell’arte – con i suoi canovacci farseschi e rocamboleschi – sapientemente mescolato al teatro sperimentale contemporaneo – grazie alle suggestioni create dall’uso dello spazio e dell’oggetto teatrale – per raccontare ai bambini che esistono tanti modi diversi di nutrirsi in modo corretto e, perché no, divertente.
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